Premessa fondamentale: sono malata, debole e malmostosa. Mi murerei volentieri sotto il piumone. Credo che non guarirò mai più. L'umore è sotto i tacchi e le occhiaie troneggiano orgogliose.
Mi reco alla Casa del Quartiere portando con me tutto questo bagaglio di ottimismo e voglia di vivere.
Ma, nonostante tutto, riesce nell'impresa di farmi sorridere l'accoglienza dei miei compagni d'avventura, prima, e lo scoprire l'esistenza di una sedia riservata a Radio Cole, poi.
Ok, morirò, ma morirò cullandomi in queste piccole calde soddisfazioni.
Prendo posto accanto alla giuria.
Lo spettacolo inizia.
"Nessuno può mettere Lothar in un angolo", dice Natalia di paillettes e sobritudine vestita.
E i due presentatori si lanciano nei celeberrimi Balli Sporchi, danzando al ritmo di The Time of My Life, e regalandoci persino l'angelo finale.
Brividi e commozione. Potere del virus? No, degli anni '80.
Il compito di aprire la serata tocca a Donatella Morabito. L'artista romana, vestendo i panni di Bon Bon Rouge, ci racconta un mondo fatto di acrobazie, risate, clownerie, sorprese e una forte intesa con il pubblico. E' questa la sua forza. La capacità, con un sorriso e uno sguardo, di portarci tutti stretti stretti sulla sua piccola panchina. Lei, con la sua maschera e la sua genuinità.
Il pubblico gradisce, la blogger anche, la giuria si complimenta.
Dopo Roma si torna a Torino con Michael's arms- the new era dance crew.
Un gruppo di appassionati che portano sul palco un omaggio danzereccio a Michael Jackson.
Appassionati e non ballerini. E, purtroppo, la differenza si vede.
Questi ragazzi sognano di far beneficienza con i loro spettacoli, in omaggio e memoria del loro idolo. Lo scopo finale è ammirevole, ma la preparazione attuale ancora lontanissima dalla sufficienza.
Andiamo oltre.
Dal Piemonte si va in Toscana. Un duo di Livorno, costituito da Valerio Ianniciello e Luca Mariotti, porta in scena magia, musica e teatro. Carte, trucchi, e lettura del pensiero come non li avete mai visti. Tutto immerso in un'atmosfera da fumoso Jazz Club. C'è persino il sassofono.
Forse manca un poco di ritmo e i meccanismi si devono ancora oliare, ma l'idea è molto buona e il risultato più che accattivante. E ve lo dice una che non è mai andata pazza per i numeri di magia!
Valerio e Luca mi hanno quasi fatto cambiare idea. No, il fatto che il titolo del loro prossimo spettacolo sia "La blogger segata in due e mai più ricomposta" non influenza minimamente il mio giudizio.
Deh, ora però poggiate quella motosega livornesi, ir'budello di tu' mà! (*)
Dopo la terza esibizione c'è un cambio palco un po' complesso da fare. Serve qualcuno che colmi il gap. Qualcuno che distragga il pubblico. Qualcuno da mandare in pasto ai leoni.
Io non sto bene e, come in ogni branco che si rispetti, divento un perfetto aperitivo per rallentare i predatori.
Mi alzo e, facendomi schermo con un foglietto stropicciato-copione wannabe, leggo tutto d'un fiato il mio "riassunto delle puntate precedenti".
Un buon ritmo iniziale.
Una battuta non mia, ma regalatami da un amico.
Un'altra improvvisata in uno slancio di "echisenefotteiodicopurequesta".
Insomma, alla fine me la cavo. Legnosetta e con la vocetta strozzata? Sì, e pure un poco tremolante. Potrei farne un marchio. Un personaggio. "Pancrazia, la blogger che in pubblico finge di farsela sotto". Finge, eh. Ma come finge bene!
Dopo gli stuzzichini di blogger, tocca agli ultimi artisti della serata. Arrivano anche loro da Livorno. Sono tre donne.
In scena: Alessandra Donati e Beatrice Neri. Fuori: la voce potente e cangiante di Silvia Rosellini.
Rappresentano "Carmilla", un adattamento del racconto scritto dall'irlandese Sheridan Le Fanu.
Atmosfere gotiche, sofferte ed ambigue raccontate tra musica classica ed elettronica, danza, teatro e canto.
Lo spettacolo è suggestivo. Le artiste molto brave.
Pubblico stregato. Giuria soddisfatta. Blogger piacevolmente sorpresa.
Anche questa sera siamo giunti alle votazioni. Si fanno conti frenetici. E' il momento del verdetto.
Passano il turno Alessandra, Beatrice e Silvia. La loro Carmilla, giovane vampira ottocentesca, si è guadagnata un posto in semifinale.
Io corro a sconfiggere il virus, debellare la fiacca e sbocciare di nuova bellezza per la prossima serata.
Ci si vede sabato 29 al Café des Arts!
(*)traduzione italiano-livornese gentilmente suggerita da Alex
Mi reco alla Casa del Quartiere portando con me tutto questo bagaglio di ottimismo e voglia di vivere.
Ma, nonostante tutto, riesce nell'impresa di farmi sorridere l'accoglienza dei miei compagni d'avventura, prima, e lo scoprire l'esistenza di una sedia riservata a Radio Cole, poi.
Ok, morirò, ma morirò cullandomi in queste piccole calde soddisfazioni.
Prendo posto accanto alla giuria.
Lo spettacolo inizia.
"Nessuno può mettere Lothar in un angolo", dice Natalia di paillettes e sobritudine vestita.
E i due presentatori si lanciano nei celeberrimi Balli Sporchi, danzando al ritmo di The Time of My Life, e regalandoci persino l'angelo finale.
Brividi e commozione. Potere del virus? No, degli anni '80.
Il compito di aprire la serata tocca a Donatella Morabito. L'artista romana, vestendo i panni di Bon Bon Rouge, ci racconta un mondo fatto di acrobazie, risate, clownerie, sorprese e una forte intesa con il pubblico. E' questa la sua forza. La capacità, con un sorriso e uno sguardo, di portarci tutti stretti stretti sulla sua piccola panchina. Lei, con la sua maschera e la sua genuinità.
Il pubblico gradisce, la blogger anche, la giuria si complimenta.
Dopo Roma si torna a Torino con Michael's arms- the new era dance crew.
Un gruppo di appassionati che portano sul palco un omaggio danzereccio a Michael Jackson.
Appassionati e non ballerini. E, purtroppo, la differenza si vede.
Questi ragazzi sognano di far beneficienza con i loro spettacoli, in omaggio e memoria del loro idolo. Lo scopo finale è ammirevole, ma la preparazione attuale ancora lontanissima dalla sufficienza.
Andiamo oltre.
Dal Piemonte si va in Toscana. Un duo di Livorno, costituito da Valerio Ianniciello e Luca Mariotti, porta in scena magia, musica e teatro. Carte, trucchi, e lettura del pensiero come non li avete mai visti. Tutto immerso in un'atmosfera da fumoso Jazz Club. C'è persino il sassofono.
Forse manca un poco di ritmo e i meccanismi si devono ancora oliare, ma l'idea è molto buona e il risultato più che accattivante. E ve lo dice una che non è mai andata pazza per i numeri di magia!
Valerio e Luca mi hanno quasi fatto cambiare idea. No, il fatto che il titolo del loro prossimo spettacolo sia "La blogger segata in due e mai più ricomposta" non influenza minimamente il mio giudizio.
Deh, ora però poggiate quella motosega livornesi, ir'budello di tu' mà! (*)
Dopo la terza esibizione c'è un cambio palco un po' complesso da fare. Serve qualcuno che colmi il gap. Qualcuno che distragga il pubblico. Qualcuno da mandare in pasto ai leoni.
Io non sto bene e, come in ogni branco che si rispetti, divento un perfetto aperitivo per rallentare i predatori.
Mi alzo e, facendomi schermo con un foglietto stropicciato-copione wannabe, leggo tutto d'un fiato il mio "riassunto delle puntate precedenti".
Un buon ritmo iniziale.
Una battuta non mia, ma regalatami da un amico.
Un'altra improvvisata in uno slancio di "echisenefotteiodicopurequesta".
Insomma, alla fine me la cavo. Legnosetta e con la vocetta strozzata? Sì, e pure un poco tremolante. Potrei farne un marchio. Un personaggio. "Pancrazia, la blogger che in pubblico finge di farsela sotto". Finge, eh. Ma come finge bene!
Dopo gli stuzzichini di blogger, tocca agli ultimi artisti della serata. Arrivano anche loro da Livorno. Sono tre donne.
In scena: Alessandra Donati e Beatrice Neri. Fuori: la voce potente e cangiante di Silvia Rosellini.
Rappresentano "Carmilla", un adattamento del racconto scritto dall'irlandese Sheridan Le Fanu.
Atmosfere gotiche, sofferte ed ambigue raccontate tra musica classica ed elettronica, danza, teatro e canto.
Lo spettacolo è suggestivo. Le artiste molto brave.
Pubblico stregato. Giuria soddisfatta. Blogger piacevolmente sorpresa.
Anche questa sera siamo giunti alle votazioni. Si fanno conti frenetici. E' il momento del verdetto.
Passano il turno Alessandra, Beatrice e Silvia. La loro Carmilla, giovane vampira ottocentesca, si è guadagnata un posto in semifinale.
Io corro a sconfiggere il virus, debellare la fiacca e sbocciare di nuova bellezza per la prossima serata.
Ci si vede sabato 29 al Café des Arts!
(*)traduzione italiano-livornese gentilmente suggerita da Alex