Fin da giovanissima (praticamente l'altro ieri) ho avuto una grande passione per l'attore Keanu Reeves.
Non sarà De Niro e forse non è neanche il più bello in circolazione, ma certi amori nascono di getto e poi uno non se ne libera più!!!
E' del tutto superfluo che vi faccia la sua biografia: in rete ci sono migliaia di siti a lui dedicati. Se andate su Google e digitate il suo nome, vi potrete intrattenere con notizie, gossip, filmografia, foto, foto, e ancora foto, per ore, giorni o settimane!
Io mi limiterò ad elencarvi quali, a mio insindacabile giudizio, sono i suoi film migliori e, in un altro post, quali i peggiori.
Tra i migliori, al quinto posto ci piazzo
Speed (1994). Classico film d'azione con "super poliziotto bello e coraggioso" e "giovane fanciulla avvenente ed in gambissima".
Pur non essendo un'amante del genere, a me questo film è sempre piaciuto.
Non mi importa se l'autobus che attraversa un ponte interrotto dovrebbe precipitare nel vuoto e non compiere una parabola perfetta per atterrare comodamente dall'altra parte.
Decido di ignorare il fatto che alla prima curva io, come la maggior parte delle persone sulla faccia della terra, avrei fatto capottare il bus, mentre la Bullock se ne va in giro per Los Angeles a tutta manetta, che pure Valentino Rossi al confronto sembra un principiante.
Ogni film deve avere una sua funzione, che sia educativa, documentaristica o di semplice intrattenimento e Speed espleta appieno la sua: divertimento senza pensieri per la bellezza di 116 minuti.
Come se non bastasse, Keanu in questa pellicola è di una bellezza disarmante e lui e la Bullock insieme sono affiatati e convincenti.
Ma una domanda mi nasce spontanea: perchè a me non succedono mai queste mirabolanti avventure?
Risposta (a): perchè in mio soccorso non arriverebbe un poliziotto "bello e impossibile", ma, tutt' al più, uno simile al capitano Winchester dei Simpson;
Risposta (b): perchè io farei ribaltare e quindi esplodere l'autobus dopo 2 minuti, provocando una strage
.........quindi, tutto sommato, è meglio che queste cose non mi accadano!
Al quarto posto ci metto
Il profumo del mosto selvatico (A walk in the clouds, 1995).
Mr Reeves non ha interpretato molti "polpettoni romantici", tra questi il film di Alfonso Arau è, di gran lunga, il migliore.
E' fantastico vedere immergere Keanu in questa atmosfera latina e sensuale, lui che con questi colori e questi profumi non sembra avere niente a che spartire. E' come vedere un bambino di buona famiglia che scappa per andare a giocare con i domestici.
La sua compagna d'avventura, Aitana Sanchez-Gijon, è bella ed elegante nei fantastici abiti del dopoguerra e tra loro, sullo schermo, scatta un'alchimia che per il nostro Keanu è una vera rarità.
In più aggiungeteci anche due giganti come Anthony Quinn ed il mio adorato Giancarlo Giannini e la magia è servita! Una vera chicca la scena in cui Paul Sutton (Reeves) ,ubriaco, canta a squarciagola con Don Pedro (Anthony Quinn).
Un film perfetto per una serata sul divano con pop corn e aitante "cuscino umano".
In questa mia personalissima classifica, il terzo posto se lo aggiudica
L'avvocato del diavolo (The Devil's Advocate, 1997).
Una delle scelte professionali più felici di Keanu, che rifiutò
Speed 2 (una vaccata pazzesca!.....scusate il francesismo) per interpretare l'avvocato rampante Kevin Lomax.
Al Pacino è diabolicamente perfetto e Charlize Theron, con questa pellicola, inizia quel cammino che la porterà fino all'Oscar nel 2004.
Se volete dare retta ai detrattori più accaniti di Reeves vi diranno che: "...con una sceneggiatura del genere, Al Pacino avrebbe potuto lavorare con accanto due comodini ed il film sarebbe stato comunque eccellente"(*). Ma, secondo me, in questo fil Keanu è proprio bravo: credibile, mai sopra le righe, perfettamente in parte. Sia lui che la Theron condividono la scena con "Big Al" senza mai risultarne schiacciati.
L' avvocato del diavolo è la dimostrazione che per far paura ed inquietare a puntino lo spettatore non c'è bisogno di ettolitri di sangue e mirabolanti effetti speciali.
(*)Questo commento, ovviamente, non è mio, ma l'ho letto in uno dei tanti forum dedicati al cinema.....erano anni che volevo citarlo! Vi citerei anche l'autore, ma lo ignoro.
E'giunto il momento di parlare di
Matrix (The Matrix, 1999).
La pellicola più famosa di cui Keanu Reeves è protagonista. Anzi, probabilmente, uno dei film più noti degli ultimi 15 anni.
Coloro che non lo amano affermano che sia un film "furbo", che strizza l'occhio alla filosofia orientale, ma che, in realtà, sia solo un fortunatissimo blockbuster.
I fan che lo adorano ritengono che abbia aperto loro gli occhi, proprio come se avessero preso anch'essi la nota pillola rossa.
Io lo considero un film straordinario: coinvolgente, ben studiato, con un'enorme quantità di effetti speciali, che però non rubano mai la scena allo svolgimento della trama ed agli attori.
Una pellicola che ha consegnato alla storia del cinema dei personaggi straordinari come Morpheus (Laurence Fishburne) e Mr Smith (Hugo Weaving).
Neo è cucito su Keanu Reeves: il suo aspetto è perfetto, la sua voce è perfetta, anche il suo modo di correre e camminare lo sono. Una simbiosi tale da rendere impossibile immaginare qualsiasi altro attore nei panni del protagonista.
Il più grande pregio di
Matrix? Una sceneggiatura intelligente, dove ogni particolare ha un significato ed una sua funzione.
Il più grande difetto? La fame di "denaro facile" che ha portato i due fratelli Wachowski a fare un secondo ed un terzo film, che hanno snaturato completamente l'essenza del primo capitolo della "saga". Loro hanno dichiarato che
Matrix era nato, fin dall'inizio, per essere una trilogia, ma io non ci credo neanche se i due fratellini me lo giurano mentre sono inginocchiati sui ceci!
Per quanto riguarda il primo posto, non posso avere dubbi:
Belli e dannati (My own private Idaho, 1991)
Bello!Bello!Bello!
La storia: una toccante vicenda che ha come protagonisti i ragazzi di strada di Portland. Mike (Phoenix) narcolettico e drogato, alla ricerca della madre. Scott (Reeves), ricco e borghese, che trasgredisce per il puro piacere di deludere il padre.
Gli attori: uno strepitoso River Phoenix, che per questa sua interpretazione si aggiudicò la coppa volpi al festival del cinema di Venezia del 1991; un giovanissimo, sensuale e meravigliosamente ambiguo Keanu Reeves; ed anche, in una piccola parte, la nostra Chiara Caselli.
La regia: Gus Van Sant. Lo considero uno dei migliori registi in circolazione. Capace di raccontare storie mai banali e sempre alla ricerca di nuove soluzioni visive.
Assolutamente uniche le scene di sesso, poichè gli attori furono costretti a rimanere immobili in pose plastiche, mentre la cinepresa continuava a girare, in modo da rendere l'effetto di un finto fermo immagine: incredibile il risultato finale! (leggendari l'imbarazzo di Reeves e la disinvoltura di Phoenix)
Un film da vedere!
(foto tratte dal sito de
La Repubblica)