Benvenuta Lu'

Una nuvoletta rosa nel cielo Umbro la notte tra il 9 ed il 10 aprile 2010.

"Allora Lu' sei pronta?"

"No"

"Come no?"

"No. Ho le mani sudate, le gambe mi tremano e mi viene da vomitare"

"Tranquilla, è normale essere un po' agitati. Vedrai che andrà tutto bene"

"La fai facile tu. Sono io che devo passare nel frullatore!"

"Non sarai sola: io sarò con te"

"Davvero?"

"Ma certo. Sono il tuo angelo custode, mica pizza e fichi! Andiamo adesso?"

"No. Ancora una cosa"

"Dimmi"

"E se non gli dovessi piacere? Forse mi immaginavano diversa"

"Luna, sono i tuoi genitori, ti hanno desiderata ed aspettata tanto. Certo che sei diversa da come ti hanno immaginata, perché tu sei molto meglio di qualsiasi sogno.
Loro ti amano già adesso e dal momento in cui ti vedranno dimenticheranno ciò che è stato prima. Anche la loro vita, in un certo senso, comincerà con la tua"

"Wow. Ora mi sento molto meglio: sei bravo nel tuo lavoro"

"Grazie. Ho più di 1000 anni di onorata carriera alle spalle, ho versato centofantastamilioni di contributi, ti è capitato un professionista coi fiocchi, piccola. Adesso sei pronta?"

"Si, ma tienimi per mano"

"Certo. Al mio tre saltiamo, ok?"

"Si"

"1...2...3"



Nel caso non dovesse andare bene la carriera medica o dovessi incontrare difficoltà nella stesura del romanzo del secolo, mi rimarrà sempre l'opzione "brillante scrittrice di biglietti d'auguri". L'importante è avere sempre un'alternativa.

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