Cronaca (in differita notturna) di un sabato sera tra tacchi, selfie e gorilla

Questo sabato sera è un sabato sera straordinario.
Prima di tutto, contrariamente ad ogni sabato sera che si rispetti, ha l'ardire di cominciare di pomeriggio. Sfacciato!

Alle 17 mi dipingo le unghie di rosso assassino, domo o almeno ci provo i ricci, infilo tutto il necessario in una borsa di tela, e mi precipito in centro. A fare che? In realtà non ve lo posso dire per ora, lo saprete a tempo debito, sappiate solo che esco di casa conciata come una poveraccia ma che, un'ora dopo, sono mimetizzata da gnocca. Strataccata, intubinata (inserita in un tubino nero), e truccata da figa (scusate il francesismo), che un miracolo così manco dopo una gita a Lourdes.

Alle 19 faccio orgogliosamente parte di uno stuolo di donne, la cui età varia dai 4 mesi ai nonvelodiconeanchesottotortura (ma portati benissimo) anni, che si dirige con passo sicuro verso il Café des Arts, locale dove avrà luogo la seconda data di Palco Oscenico. La rassegna teatrale che va dal cabaret alla musica, dalla sperimentazione all'improvvisazione. Questa sera è il turno dei DettoFatto, compagnia d'improvvisatori teatrali dotati di talento e Gorilla. (Eccoli su Humans Torino)

Le due ore che vanno dalle 19 alle 21 le trascorro bevendo vino rosso, razziando il buffet, chiacchierando e importunando gli artisti che costringo ad immortalarsi in un selfie.  Loro mi accontentano. E, del resto, perché non dovrebbero? Sono belli, quasi tutti, e possono contare tra le proprie fila nientepopodimeno che Delia Dimasi. Ella, oltre ad essere una delle migliori improvvisatrici di Torino, vanta anche il titolo di Regina dei Selfie. Non ho mai, ripeto mai, visto una sua foto in cui sia venuta male. Se tenesse dei corsi al riguardo io li frequenterei. Probabilmente verrei bocciata o sbattuta fuori dalla classe per manifesta incapacità e patologica antifotogenia, ma comunque m'iscriverei colma di fiducia e speranza.

Il gorilla c'è ma non si vede
La platea rimane desolatamente vuota fino a 5 minuti dall'inizio dello show. Poi, com'è nella tradizione dei sabato sera straordinari, i posti vengono occupati e la sala si riempie. Tra chi è seduto e chi resta in piedi non c'è più spazio per nessuno. Lo spettacolo può iniziare.

I DettoFatto presentano Gorilla Theatre TM, un format che si dipana grazie alle indicazioni del pubblico e a quelle degli attori che, uno alla volta, vestono i panni dei registi. 

Lo spettacolo standard prevede un regista, una storia, una votazione popolare, risate, un regista, una storia, una votazione popolare, grasse risate, un regista, una storia, una votazione popolare, grassissime risate, fino all'elezione del vincitore della competizione. Vincitore che avrà l'onore di portarsi a casa un gorilla. Un gorilla vero! O quasi.

La serata nello specifico vanta un primate "opponibile" ed accaldato che sverna in cortile, un DucaConte, due servi anglo-pugliesi, un UomodeiSogni e uno DegliIncubi, una mucca valdostana sedotta e abbandonata, una ragazza iberica appassionata dalle mani irresistibili (ben due, tra l'altro!), una Rossella O'Hara che, se non la si vede, non la si può spiegare. E pure una microdonna di 4 mesi che assiste al tutto composta e pacifica come un monaco buddista. La piccola non fa parte del format ma aggiunge dello stupefacente al sabato sera già straordinario.


I DettoFatto sono degli incredibili intrattenitori. L'ora di spettacolo vola via nel divertimento generale. Il pubblico è entusiasta, gli artisti sono contenti, l'organizzazione è soddisfatta. La blogger, e che ve lo dico a fa'?

Ma ormai si è fatta una certa. La gnocchitudine ha una sua scadenza. I tacchi slanceranno la figura ma dopo un po' anche basta. Lo straordinario deve tornare ordinario.

Buona notte a tutti!
Ci si legge al prossimo imperdibile appuntamento di Palco Oscenico.
A presto!

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