In una macchina sotto la pioggia
"Farai la cronaca sul blog?"
"Ma figurati! E' una compagnia amatoriale che porta in scena una commedia di George Bernard Shaw. Una compagnia amatoriale che affronta un classico. Noi ci andiamo perché li conosciamo e siamo curiose come due scimmie, ma saranno inguardabili. Nessuna cronaca: non ne varrà la pena!"
"Bene, di fronte a tanto entusiasmo, mi preme ricordarti che sei stata tu a trascinarmi in questa serata destinata alla bruttezza, la noia e il fallimento!"
"Ne sono consapevole, e per questo ti sarò per sempre debitrice!"
Nel teatro
"Cavoli quanto è bello qui. Come si chiama?"
"Astra"
"Ma devono finire i lavori o quella roba grezza là è lasciata apposta?"
"Credo che sia apposta"
"Wow, di grande impatto"
"Decisamente"
Fotografia di Gianluca Platania, 2011 |
Un minuto all'inizio dello spettacolo.
"Te lo dico subito: se è troppo noioso me ne vado via prima della fine!"
"E no dai, non si fa!"
"Sì sì, che si fa"
"Ok, ma se te ne vai via prima, il mio debito morale nei tuoi confronti si estingue"
"Mi sembra corretto"
Sipario
La Compagnia dei Ghoti presenta "Non si sa mai" di George Bernard Shaw.
Quasi due ore dopo
"A me è piaciuto"
"Pure a me"
"E la tua teoria sulle compagnie amatoriali e i classici?"
"Forse devo rivederla. Forse sono stata un poco precipitosa"
"E anche snob"
"Sì"
"E saccente"
"Sì"
"E..."
"Ebbbasta!"
"Quindi?"
"Quindi, quasi quasi, scrivo persino una cronaca. Così parlo anche di quanto sia bello il Teatro Astra che stupisce con il suo aspetto stropicciato, vissuto, vivo, sorto, e risorto"
"Wow! Quanto sei brava con gli aggettivi"
"Grazie. Lo so. E poi aggiungo che questa era una serata di beneficienza in favore di Architettura senza Frontiere Piemonte onlus, perché in mezzo allo schifo generale c'è ancora gente con buone idee e bei progetti."
"Sì, ci sta"
"E finisco con l'elogiare questa compagnia di attori non professionisti. Compagnia che si fa un discreto mazzo e ottiene, contro ogni pregiudizio e previsione, buoni risultati. Perché ci vuole passione ma anche tanto tanto lavoro."
"Bene, e aggiungi pure che c'è piaciuta la scenografia: pratica ed essenziale"
"Giusto. E poi?"
"E poi che ne so: la blogger sei tu!"
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