Lo scorso autunno scrissi un
racconto.
Un racconto che celebrava un'amicizia.
Pochi giorni fa quella storia ha vinto un concorso.
Concorso vinto negli stessi giorni in cui la suddetta amicizia andava a peripatetiche.
La vita ha tempi comici invidiabili e una certa predilezione per i colpi di scena.
Altro che letteratura. Altro che cinema. Altro.
Questo avrebbe dovuto essere un post celebrativo e un poco sbruffone.
Il post di una vincente.
E in effetti, nonostante tutto e a maggior ragione, qualcosa la voglio celebrare.
Voglio celebrare il mio posto tra i 25 vincitori dei
Racconti nella Rete.
Voglio celebrare la soddisfazione di entrare a far parte di un'antologia edita da Nottetempo.
Voglio celebrare gli studenti del Liceo Artistico di Lucca che illustreranno la mia storia e quella di tutti gli altri.
Voglio celebrare il mio futuro viaggio in terra Toscana per ritirare il premio, partecipare al LuccaAutori e incontrare i blogger-amici dei dintorni.
Voglio celebrare.
Perché ora, nonostante tutto e a maggior ragione, non è un momento qualunque nella mia vita.
E quindi: in alto i calici!
Che Rosetta, Tore e Mimmo brindino e celebrino. E con loro tutti noi. Tutti voi.
E' stata una gran bella partita e sarà sempre una gran bella canzone.
Ho cantato per Lei.
"Ed i tuoi carcerieri
fanno i liberatori,
ironia dei guerrieri
che incatenano fuori.
Fuori dalla speranza
di cambiare la vita,
sei la donna e l'assenza
di una voce zittita.
"
E oggi Lei è libera.
(2008)
Mi sveglio nella mia nuova casa.
(2013)
Cerco tra gli scaffali il regalo giusto per il compleanno di Billy, il figlio settenne dei vicini.
Mi aggrappo alla speranza che un buon libro tenga buono quell'indemoniato per qualche ora.
"Harry Potter and the Philosopher's Stone".
Un maghetto occhialuto. Speriamo gli riesca la magia.
(1997)
Quando mi danno l'annuncio sto fumando la mia pipa.
"Congratulazioni Presidente!"
"Grazie, una partitina di scopone scientifico per festeggiare?"
(1978)
La folla.
Una testata.
L'arbitro non vede.
Un'altra testata.
I flash. La rabbia.
L'adrenalina. La rabbia.
Il sangue. La rabbia.
Un morso. Gli ho dato un morso solo. Quante storie per un morso solo.
(1997)