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Che periodaccio!
Non solo si è conclusa la saga di Harry Potter, ho finito il libro da due giorni e sono già in crisi di astinenza, ma stasera hanno anche trasmesso l’ultima puntata di "Will and Grace".

Ma allora me lo fate apposta?
Vi divertite a privarmi di tutto ciò che mi piace?

Dopo 8 gloriose stagioni, una delle sitcom più esilaranti degli ultimi anni chiude i battenti.
Niente più Will, niente più Grace e ciò che è più grave: niente più Jake e Karen. Lui così meravigliosamente frivolo e vanesio, lei ninfomane e mentalmente disturbata!...adorabili!

Mi farò forza, cercherò di andare avanti lo stesso.
Intanto potrei rileggermi tutti gli Harry Potter…buona idea!


Ps: Esisterà una clinica per disintossicarsi dal maghetto britannico?


Rettifica: Italia1 e i suoi "maghi" della programmazione, da oggi (27/7) hanno ripreso la messa in onda di tutti gli episodi di "Will and Grace" a partire dal primo...meglio che niente!


And sometimes there has been two of us

And sometimes there has been one

And sometimes you’ve been with me

And sometimes you’ve been gone

And sometimes you’ve been a bolted door

And sometimes you’ve been a key

And sometimes you’ve been a stranger

And sometimes you’ve been me.



Qualche volta noi siamo stati due
Qualche volta siamo stati uno
Qualche volta tu eri con me
Qualche volta eri lontano
Qualche volta sei stato una porta chiusa
Qualche volta ne sei stato la chiave
Qualche volta sei stato un estraneo
Qualche volta sei stato me.

Poesia tratta dal film “Cheeky” (2003). Scritto, diretto e interpretato da David Thewlis.

Considerando che Thewlis scrive poesie e che ha scritto la sceneggiatura del film è altamente probabile che sia stato lui stesso a comporre questi versi, ma ammetto di non averne la certezza...se pensate di averlo già visto, ma non vi ricordate dove, vi risparmio la fatica di cercarlo su Google: è l'attore che interpreta il professor Lupin nei film di Harry Potter (in questo periodo sono monotematica, abbiate pazienza!)
...sono una cretina!

Lo so che molti di voi già lo sospettavano.

Mi ero autoconvinta che Harry Potter in Italia sarebbe giunto in ritardo rispetto ai paesi di lingua inglese. Non so da cosa nascesse questa mia idea, probabilmente proprio dal fatto che sono una cretina!

Qualche giorno fa mi sono affaccendata per prenotare il libro su internet ed oggi facevo i conti di quanti giorni ci sarebbero voluti perché mi arrivasse a casa.

Stasera sono andata da Blockbuster, sotto casa mia, ed indovinate cosa faceva bella mostra di sé sugli scaffali dei libri? Harry Potter and the Deathly Hallows.
Senza pensarci due volte l'ho abbrancato e mi sono precipitata a casa a cancellare l'ordine che avevo fatto in IBS (Internet Book Shop).

E' vero sono una cretina, ma ora sono una cretina felice, HP (il libro) è qua, accanto a me...

ed io mi ci tuffo...

quando riemergo dalla prima immersione, vi dico com'è andata!
Non ho mai avuto una grande passione per la musica di Irene Grandi, ma devo dire che il suo ultimo singolo mi piace proprio.
Non per la melodia orecchiabile, ma soprattutto per il testo, opera di Francesco Biancone dei Baustelle...gruppo che fino a 5 minuti fa mi era assolutamente ignoto (www.baustelle.it).


Bruci la città
e crolli il grattacielo
rimani tu da solo
nudo sul mio letto.

Bruci la città
o viva nel terrore
nel giro di due ore
svanisca tutto quanto
svanica tutto il resto.

E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare

che ti stringo sul mio cuore
per protegerti dal male
che vorrei poter cullare
il tuo dolore il tuo dolore.

Muoia sotto un tram
più o meno tutto il mondo
esplodano le stelle
esploda tutto questo.

Muoia quello che è altro
da noi due almeno per un poco
almeno per errore.

E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io vorrei darmi da fare
forse essere migliore

farti scudo col mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo e quello che so fare

Io non posso che adorare
non posso che leccare
questo tuo profondo amore
questo tuo profondo
non posso che adorare
questo tuo profondo



Tanto è bello il testo quanto è inguardabile il video! Un'orrido omaggio a quella malsana invenzione che è "Second life". Luogo che non ho mai frequentato e che, dopo averne vista l'orribile grafica, sicuramente non frequenterò mai!

Di solito quando propongo un brano che mi piace utilizzo un link a youtube, ma dato che volevo assolutamente evitare che nel mio Blog apparisse il video, mi sono messa alla ricerca di una versione solo audio e sono finita in questo fantastico sito: songscodes. Qui potrete trovare tantissimi codici per inserire canzoni su i vostri blog e potrete anche richiederne altri! Giuro che non mi hanno pagata per fargli la pubblicità, ma è così bello trovare ciò che cercavi senza alcuna fatica!


Irene Grandi – Bruci La Città



La pena di morte delle cinque infermiere bulgare e del medico palestinese è stata ufficialmente commutata in ergastolo.

Ci vorranno altri magheggi simil diplomatici perchè questi cinque capri espiatori possano finalmente lasciare la Libia e tornare nei propri paesi a scontare la pena :PER UN CRIMINE CHE NON HANNO COMMESSO!

...non riesco neanche ad immaginare come possa sentirsi qualcuno che viene accusato di un crimine orribile e che è costretto a subire una condanna anche se tutti, compresi i suoi accusatori, sanno perfettamente che è innocente.

Non ho più parole per esprimere quanto schifo mi faccia tutta questa faccenda!

Il mio tennista italiano preferito degli anni ’90 fu Cristiano Caratti. Croce e delizia, speranza e cocente delusione del nostro tennis.
Il più talentuoso di tutti gli azzurri di quel periodo, con un gioco agile e aggressivo, dotato di un potente rovescio che gli valse il soprannome (orribile) di “Caratti Kid”.

Piemontese, nato ad Acqui Terme il 24 maggio del 1970, entrò a far parte del circuito professionista nel 1989.
Solo due anni dopo, nel 1991, sembrò giunto il grande momento per lui , l’inizio di una favolosa scalata. Raggiunse i quarti di finale all'Australian Open, il primo italiano dopo 30 anni ad ottenere un risultato simile in uno Slam. Si qualificò per la finale del torneo di Milano, dopo una memorabile vittoria su Ivan Lendl in semifinale.
Grazie a questi ottimi risultati diventò numero 26 della classifica ATP.

Ma quell’anno non rappresentò l’inizio dell’ascesa per Caratti, all’opposto fu l’unico anno positivo seguito da un’inesorabile discesa verso il dimenticatoio!
Partecipò alle olimpiadi di Barcellona, venendo eliminato al primo turno.
Vinse sette challenger (tornei minori), ma solo raramente riuscì ad imporsi in qualche partita nel circuito maggiore.
Gli sponsor che non l'avevo mai particolarmente apprezzato , forse perché non abbastanza "personaggio", lo abbandonarono e Caratti fu costretto ad autofinanziarsi per molti anni.

Da cosa dipese una tale inversione di tendenza nella sua carriera è impossibile da comprendere: forse una perdita di fiducia nei propri mezzi, che lo rese irrimediabilmente debole mentalmente. Il classico tennista che ha paura di vincere.

Attualmente vive e lavora presso il Lakecliff in Texas.
Per ulteriori informazioni e per mettervi in contatto con lui : www.cristianocaratti.com
"Le tue parole scivolano sul piano inclinato della mia
indifferenza"

Anonimo campigliano

Un'espressione fantastica! L'unico problema è ricordarsi di dirla al momento giusto e soprattutto mantenere la faccia seria: se si scoppia a ridere a metà perde gran parte del proprio effetto.

Fino all'altro giorno non sapevo neanche cosa fosse un MEME.
La mia vita era filata via tranquilla anche essendo all'oscuro di questa forma di catena di Sant'Antonio tra blogger.
Non bastano le email, che prima ti regalano perle di saggezza da biscottini della fortuna e poi ti predicono tutte le peggiori iatture se non le inoltrerai a 10 tuoi cari amici (che da quel momento non ti rivolgeranno più la parola) entro 30 secondi.

Sapevo che prima o poi questa patata bollente sarebbe arrivata anche a me, era nell'aria, mi girava attorno tipo squalo pronto a colpire: prima Ross, ma per fortuna la cara ragazza non l'ha inoltrato a nessuno, poi Alessia che ha scelto solo vittime di sesso maschile (anche questa volta ero salva!)ed infine Ranabottola...grazie caro!

Iniziamo...

Vacanza al mare, in montagna o altro?
L'ideale sarebbe una settimana in giro per una bella città tutta da scoprire e poi un'altra settimana al mare: a prendere il sole, con 3 cm di protezione addosso altrimenti mi ustiono; fare il morto in acqua, ogni tanto posso anche dare qualche bracciata, ma con moderazione, altrimenti che vacanza è? E deliziarmi con meravigliose cenette a base di pesce!

Da evitare come la peste: la barca a vela! Esperienza che ho già fatto e che non voglio ripetere finché campo!...prima o poi vi racconterò quel fantastico viaggio!

Cosa apprezzate di più delle vacanze?
La libertà assoluta di oziare senza sentirsi in colpa.
E la bellezza di avere solo fondamentali preoccupazioni che ti assillano tipo: il museo sarà aperto? che mi metto stasera? Dove ho messo l'autan?

Se ci andate, dove andate quest'anno e in che periodo?
Andrò in montagna in Trentino. Probabilmente le prime due settimane d'agosto.
Lo so che ho detto che mi piace di più il mare, ma al cuor non si comanda e il mio "ammmore" vive tra i monti e ad agosto lavora. Del resto ci sono indubbi vantaggi, tipo il clima molto più sopportabile, i paesaggi meravigliosi, e il succitato amore!

Quale vacanza sognate?
Va bene qualsiasi cosa, basta che sia una vacanza. Certo che, se devo proprio spararla grossa, direi un mese in Nuova Zelanda!


Il meme non lo inoltro a nessuno, prima di tutto perché da due anni praticamente vivo a braccetto con la sfiga, quindi sono vaccinata!
Poi non saprei a chi rifilare la fregatura: i blog che frequento ne sono già stati infettati. Gli unici blogger ancora salvi sono Diarionotturno e l&f, ma a loro un dispetto così non lo faccio...ringraziate ragazzi, ringraziate!
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