Li amo.
Alice, qualche tempo fa, mi appioppò un meme.
Ormai non posso più ciurlare nel manico, ho temporeggiato già abbastanza, anche una procrastinatrice olimpionica come me capisce quand'è giunto il momento di agire!
Tema. Quali sono gli ultimi 10 libri che hai letto?
Svolgimento.
Come Dio comanda, Niccolò Ammaniti.
L'autore romano non si smentisce e descrive la provincia italiana ed il suo degrado con intensità.
Ma io vorrei sapere solo una cosa: Niccolò, che ti è successo di tanto traumatico quando eri un ragazzino? Perché racconti sempre di preadolescenti con vite tristi, famiglie allucinanti e la sfiga attaccata come un gatto alle mutande?
I personaggi di Ammaniti hanno sempre esistenze disgraziate che non possono che peggiorare.
Questo libro, in particolare, è cupo dall'inizio alla fine. Anche il protagonista manca della dolcezza che caratterizza Pietro di "Ti prendo e ti porto via" o Michele di "Io non ho paura".
L'autore scrive molto bene, le storie sono avvincenti, ma si sente la mancanza di un raggio di sole, di una vaga speranza.
Il giorno in più, Fabio Volo.
Premetto che Volo mi è sempre stato cordialmente antipatico. Non mi piace in tv, non lo ascolto in radio, ho evitato di vedere i suoi film ed avevo intenzione di ignorare anche i suoi libri. Questa mia idiosincrasia non ha nessuna base logica, semplicemente tutto di lui mi irrita.
Mia cugina non era a conoscenza di questi miei sentimenti e quindi mi ha regalato l'ultimo suo libro.
Superando tutti i miei pregiudizi l'ho letto e, contro ogni previsione, non mi ha fatto neanche tanto schifo!
Di sicuro non è un capolavoro. Volo usa tutti i cliché possibili ed immaginabili sui trentenni di oggi per confezionare una storia d'amore molto cinematografica. Troppo cinematografica.
Purtroppo io di anni ne ho 31 e quindi l'immedesimazione con il protagonista, con la donna del protagonista e pure con la migliore amica del protagonista è stata inevitabile.
Il romanzo si legge velocemente e piacevolmente, ma una volta chiuso non lascia niente se non la consapevolezza che noi trentenni ci assomigliamo un po' tutti.
Degli altri libri parlerò molto più stringatamente dato che ad ognuno avevo già dedicato un post.
Diario di scuola, Daniel Pennac.
Un saggio sulla scuola attuale e sulle sue problematiche, scritto da un autore ironico ed arguto come pochi.
Domani nella battaglia pensa a me, Marias Javier.
Un romanzo particolare al limite tra il capolavoro e la noia assoluta.
Una notte d'amore con una sconosciuta da il via ad una storia decisamente originale.
Harry Potter and the Deathly Hallows, J.K. Rowling.
Che dire? Non mi sono ancora rassegnata all'idea di non avere un altro libro sul maghetto da attendere.
Una saga fantastica, terminata degnamente.
La scoperta dell' alba, Walter Veltroni.
Uolter scrive e lo fa anche bene...Yes he can...non mi sono ancora rassegnata neanche all'idea di essere sotto l'impero di Silvio.
A fiasco in Turin, Justin De Mazia.
Un'adorabile commedia degli equivoci scritta in inglese, ma ambientata sulla collina torinese.
Margherita Dolcevita, Stefano Benni.
Un'altra storia agrodolce uscita dalla prolifica e deliziosa penna dell'autore bolognese.
Non la sua opera migliore, ma comunque da leggere.
L'Odissea in cucina, Anna Rita Zara.
Un particolarissimo ricettario: la storia di Ulisse vissuta tra i fornelli.
Rosso Corallo, Sveva Casati Modignani.
Un'accozzaglia di luoghi comuni, noiosa e prevedibile.
Non ho ancora perdonato mia sorella per avermene consigliato la lettura.
Non nascondentevi, non scappate, non abbiate paura.
Non incateno nessuno.
Se volete parlare di questi titoli o di altri libri che avete letto ultimamente, i commenti sono a vostra disposizione!
Ormai non posso più ciurlare nel manico, ho temporeggiato già abbastanza, anche una procrastinatrice olimpionica come me capisce quand'è giunto il momento di agire!
Tema. Quali sono gli ultimi 10 libri che hai letto?
Svolgimento.
Come Dio comanda, Niccolò Ammaniti.
L'autore romano non si smentisce e descrive la provincia italiana ed il suo degrado con intensità.
Ma io vorrei sapere solo una cosa: Niccolò, che ti è successo di tanto traumatico quando eri un ragazzino? Perché racconti sempre di preadolescenti con vite tristi, famiglie allucinanti e la sfiga attaccata come un gatto alle mutande?
I personaggi di Ammaniti hanno sempre esistenze disgraziate che non possono che peggiorare.
Questo libro, in particolare, è cupo dall'inizio alla fine. Anche il protagonista manca della dolcezza che caratterizza Pietro di "Ti prendo e ti porto via" o Michele di "Io non ho paura".
L'autore scrive molto bene, le storie sono avvincenti, ma si sente la mancanza di un raggio di sole, di una vaga speranza.
Il giorno in più, Fabio Volo.
Premetto che Volo mi è sempre stato cordialmente antipatico. Non mi piace in tv, non lo ascolto in radio, ho evitato di vedere i suoi film ed avevo intenzione di ignorare anche i suoi libri. Questa mia idiosincrasia non ha nessuna base logica, semplicemente tutto di lui mi irrita.
Mia cugina non era a conoscenza di questi miei sentimenti e quindi mi ha regalato l'ultimo suo libro.
Superando tutti i miei pregiudizi l'ho letto e, contro ogni previsione, non mi ha fatto neanche tanto schifo!
Di sicuro non è un capolavoro. Volo usa tutti i cliché possibili ed immaginabili sui trentenni di oggi per confezionare una storia d'amore molto cinematografica. Troppo cinematografica.
Purtroppo io di anni ne ho 31 e quindi l'immedesimazione con il protagonista, con la donna del protagonista e pure con la migliore amica del protagonista è stata inevitabile.
Il romanzo si legge velocemente e piacevolmente, ma una volta chiuso non lascia niente se non la consapevolezza che noi trentenni ci assomigliamo un po' tutti.
Degli altri libri parlerò molto più stringatamente dato che ad ognuno avevo già dedicato un post.
Diario di scuola, Daniel Pennac.
Un saggio sulla scuola attuale e sulle sue problematiche, scritto da un autore ironico ed arguto come pochi.
Domani nella battaglia pensa a me, Marias Javier.
Un romanzo particolare al limite tra il capolavoro e la noia assoluta.
Una notte d'amore con una sconosciuta da il via ad una storia decisamente originale.
Harry Potter and the Deathly Hallows, J.K. Rowling.
Che dire? Non mi sono ancora rassegnata all'idea di non avere un altro libro sul maghetto da attendere.
Una saga fantastica, terminata degnamente.
La scoperta dell' alba, Walter Veltroni.
Uolter scrive e lo fa anche bene...Yes he can...non mi sono ancora rassegnata neanche all'idea di essere sotto l'impero di Silvio.
A fiasco in Turin, Justin De Mazia.
Un'adorabile commedia degli equivoci scritta in inglese, ma ambientata sulla collina torinese.
Margherita Dolcevita, Stefano Benni.
Un'altra storia agrodolce uscita dalla prolifica e deliziosa penna dell'autore bolognese.
Non la sua opera migliore, ma comunque da leggere.
L'Odissea in cucina, Anna Rita Zara.
Un particolarissimo ricettario: la storia di Ulisse vissuta tra i fornelli.
Rosso Corallo, Sveva Casati Modignani.
Un'accozzaglia di luoghi comuni, noiosa e prevedibile.
Non ho ancora perdonato mia sorella per avermene consigliato la lettura.
Non nascondentevi, non scappate, non abbiate paura.
Non incateno nessuno.
Se volete parlare di questi titoli o di altri libri che avete letto ultimamente, i commenti sono a vostra disposizione!
Ieri pomeriggio, approfittando dell’assenza di Ciccio e Diego, la mia sorellina ed io siamo andate a cercare un po’ di refrigerio all’interno di un cinema.
Ovviamente sono andata a vedere “Harry Potter e l’ordine della fenice” eCheVeLoDicoaFare?!?!?
Non sono una grande appassionata dei film della saga. Sono andata a vederli tutti, ma esco sempre insoddisfatta per i tagli fatti alla trama e per la caratterizzazione dei personaggi.
Tutto sommato questa pellicola è meno peggio delle altre: la sceneggiatura è scorrevole e abbastanza aderente all’originale, ed anche gli effetti speciali sono decisamente migliorati.
Hermione dal terzo film in poi è stata orrendamente snaturata. Oltre ad essere onnipresente, è distante mille miglia dall’adorabile personaggio creato dalla Rowling. La riccia dei libri è una fantastica “knowitall”, un po’ pedante, ma molto dolce; la protagonista dei film è una via di mezzo tra wonderwoman e una cheerleader.
La strabordante Hermione riduce lo spazio per il povero Ron, che risulta essere, come sempre, il più penalizzato. Ed è un vero peccato considerando che Rupert Grint è l'attore più talentuoso del trio.
Daniel Radcliffe (Harry) fornisce un'interpretazione mediocre ed anche se è migliorato con gli anni (peggiorare era difficile) rimane sempre un passo indietro rispetto agli altri giovani e un abisso sotto i mostri sacri che danno corpo e voce agli adulti.
Sorprendente Luna, nel film anche meglio che nel libro. La ragazzina che è stata scelta per la parte, Evanna Lynch, è talmente brava da chiedersi se sia così anche nella realtà o se il suo sia un grande talento.
Regale, elegante e sexy Jason Isaacs che con le poche scene a sua disposizione tratteggia un Lucius Malfoy per cui molte donne, me compresa, sarebbero pronte a fare pazzie.
Imelda Staunton, che interpreta la Umbridge, è perfetta, ma del resto da un attrice del suo calibro non ci si poteva aspettare niente di meno.
Gary Oldman è un grandissimo, ma il suo Sirius in questo film mi ha convinta poco. Trasformato in un dandy dai capelli cotonati, lontano dall’uomo tormentato e scontento del libro.
Come ogni potteriana che si rispetti non potrò mai essere soddisfatta al 100% di un film tratto dai libri della Rowling, ma “L’ordine della fenice” la considero la trasposizione cinematografica migliore dopo “La pietra filosofale”.
Ps: ehi tu!Dico a te!Si, proprio a te, il cretino seduto davanti a me al cinema! Non si tiene acceso il cellulare e soprattutto non si risponde alle telefonate. Sei riuscito a intrattenere tre conversazioni telefoniche durante un solo film. Volevi stabilire un nuovo record? O semplicemente vedere quanto tempo avrebbero potuto resistere gli altri prima di prenderti a randellate?
"Harry Potter and the Deathly Hallows".
607 pagine in due giorni.
Sono arrivata a leggere l’ultima parola, dell’ultima riga, dell’ultima pagina, dell’ultimo capitolo, dell’ultimo libro della saga di Harry Potter alle 4:40 di mattina.
Sono completamente pazza? Può darsi.
Ma girando per i vari forum dedicati al maghetto, mi sono consolata sapendo di non essere certamente l’unica matta e neanche la più vecchia. Anzi ho notato che più il potteriano è stagionato più è fanatico!
Non voglio dare nessuno spoiler, ma mi limiterò a dire che il libro mi è piaciuto molto, anzi moltissimo.
Sicuramente ha qualche difetto: un po’ lento l’inizio, fin troppo pregna di avvenimenti la terza parte e un po’ debole e fuori del contesto l’epilogo.
Ma questa lettura mi ha comunque appassionata, divertita e commossa.
Ho pianto come un vitello in più di un’occasione. Ho adorato tutti i personaggi, sia positivi sia negativi.
Ron, Neville e Luna hanno avuto finalmente lo spazio che meritavano.
I buoni sono rimasti buoni, ma hanno dimostrato un lato più umano, ricco d’imperfezioni, più vicino alla realtà e meno alla divisione netta tra bene e male che appartiene all’infanzia.
I cattivi sono rimasti delle carogne, ma in alcuni casi hanno dimostrato di avere un cuore, una debolezza, di poter esprimere affetto anche se solo nei confronti di un' unica persona o della propria famiglia.
Voldemort no! Lui è il male assoluto, senza sfumature.
Consiglio di non leggere il libro in pubblico. In questo modo eviterete lo spettacolo imbarazzante, per voi e per chi vi sta a guardare, di adulti che singhiozzano come bimbi per le vicende di Harry e compagnia.
Di frasi stupende nel sesto volume ne ho lette tante e sicuramente in futuro ne citerò a bizzeffe nel blog, per ora vi lascio con:
“He must’ve known I’d run out on you”
“No. He must’ve known you’d always want to come back”
Che periodaccio!
Non solo si è conclusa la saga di Harry Potter, ho finito il libro da due giorni e sono già in crisi di astinenza, ma stasera hanno anche trasmesso l’ultima puntata di "Will and Grace".
Ma allora me lo fate apposta?
Vi divertite a privarmi di tutto ciò che mi piace?
Dopo 8 gloriose stagioni, una delle sitcom più esilaranti degli ultimi anni chiude i battenti.
Niente più Will, niente più Grace e ciò che è più grave: niente più Jake e Karen. Lui così meravigliosamente frivolo e vanesio, lei ninfomane e mentalmente disturbata!...adorabili!
Mi farò forza, cercherò di andare avanti lo stesso.
Intanto potrei rileggermi tutti gli Harry Potter…buona idea!
Ps: Esisterà una clinica per disintossicarsi dal maghetto britannico?
Rettifica: Italia1 e i suoi "maghi" della programmazione, da oggi (27/7) hanno ripreso la messa in onda di tutti gli episodi di "Will and Grace" a partire dal primo...meglio che niente!
Non solo si è conclusa la saga di Harry Potter, ho finito il libro da due giorni e sono già in crisi di astinenza, ma stasera hanno anche trasmesso l’ultima puntata di "Will and Grace".
Ma allora me lo fate apposta?
Vi divertite a privarmi di tutto ciò che mi piace?
Dopo 8 gloriose stagioni, una delle sitcom più esilaranti degli ultimi anni chiude i battenti.
Niente più Will, niente più Grace e ciò che è più grave: niente più Jake e Karen. Lui così meravigliosamente frivolo e vanesio, lei ninfomane e mentalmente disturbata!...adorabili!
Mi farò forza, cercherò di andare avanti lo stesso.
Intanto potrei rileggermi tutti gli Harry Potter…buona idea!
Ps: Esisterà una clinica per disintossicarsi dal maghetto britannico?
Rettifica: Italia1 e i suoi "maghi" della programmazione, da oggi (27/7) hanno ripreso la messa in onda di tutti gli episodi di "Will and Grace" a partire dal primo...meglio che niente!
And sometimes there has been two of us
And sometimes there has been one
And sometimes you’ve been with me
And sometimes you’ve been gone
And sometimes you’ve been a bolted door
And sometimes you’ve been a key
And sometimes you’ve been a stranger
And sometimes you’ve been me.
Qualche volta noi siamo stati due
Qualche volta siamo stati uno
Qualche volta tu eri con me
Qualche volta eri lontano
Qualche volta sei stato una porta chiusa
Qualche volta ne sei stato la chiave
Qualche volta sei stato un estraneo
Qualche volta sei stato me.
Poesia tratta dal film “Cheeky” (2003). Scritto, diretto e interpretato da David Thewlis.
Considerando che Thewlis scrive poesie e che ha scritto la sceneggiatura del film è altamente probabile che sia stato lui stesso a comporre questi versi, ma ammetto di non averne la certezza...se pensate di averlo già visto, ma non vi ricordate dove, vi risparmio la fatica di cercarlo su Google: è l'attore che interpreta il professor Lupin nei film di Harry Potter (in questo periodo sono monotematica, abbiate pazienza!)
POPULAR POSTS
Categories
IlMioProgetto
chiacchiere
libri
Racconti
viaggi
cinema
Torino
RadioCole
attualità
musica
televisione
società
DiarioRacconti
sport
Nella Rete
blogosfera
Laboratorio Condiviso
teatro
citazioni
microracconti
FacceDaPalco
arte
Un marito per caso e per disgrazia
scrittura creativa
Erasmus
HumansTorino
Peanuts
cabaret
lavoro
Rugby
meme
ImprovvisazioneTeatrale
PrincipeV
poesia
OffStage
articolo sponsorizzato
Pancrazia Consiglia
pubblicità
twitter
PancraziaChi?
TronoDiSpade
articolo
Adelina
Harry Potter
Podcast
premi
tennis
graficamente
PancraziaInBerlin
laboratorio scrittura
materiale di scarto
DaFacebookAlBlog
Pancrazia and the City
Roma
True Colors
DonnePensanti
EnglishVersion
favole
sogni
CucinaCole
IlRitorno
chiavi di ricerca
dasegnalare
help 2.0
video
Le piccole cose belle
Mafalda
Rossana R.
cucina
dixit
kotiomkin live
blog candy
branding
copywriting
da segnalare
metropolitana
personal branding
satira
viaggio dell'eroe
Powered by Blogger.