Il gruppetto di amici, che aveva aderito entusiasticamente alla proposta di Jane di andare al test match, aveva posto però un'unica, fondamentale condizione: l'acquisto di biglietti economici.
I più economici.
Data l'infelice congiuntura, Pancrazia aveva accettato con gioia l'accordo, cullandosi nell'illusione che il piccolo e accogliente "Stadio Olimpico", a differenza del mastodontico e dispersivo "Delle Alpi", potesse permettere un'ottima visuale del campo da qualsiasi angolazione.
Per questa ragione ella si è ritrovata ad occupare il posto 5, della fila 5, sezione 107.
La vostra blogger ed i suoi astuti amichetti sono riusciti ad accaparrarsi i posti peggiori di tutto l'impianto.
Troppo in basso per permettere una visione completa della partita, troppo lontani dal campo per poter osservare "adeguatamente" i giocatori e, come se non bastasse, proprio accanto ai divisori tra curva e tribuna.
Divisori trasparenti, perfetti nei giorni nuvolosi o di sera, ma inadeguati con il sole, a causa del fastidioso riflesso, che oscura tre quarti del campo.
Sabato, ovviamente, era una splendida giornata di sole.
Echevelodicoafare!!!!
Ma è bastato che lo speaker annunciasse l'ingresso in campo degli azzurri per il riscaldamento, perché Jane dimenticasse l'infelice posizione.
Armata della sua macchinetta digitale, dopo aver calpestato due vecchietti, abbattuto un bambino e rischiato l'incidente diplomatico con un gruppo di argentini, ella si è spinta fino alle transenne per fotografare tutto il fotografabile.
E di "materiale meritevole di essere immortalato" ve ne era molto, anzi moltissimo!
Le donne del gruppo, dimentiche di trovarsi in un luogo pubblico e di aver superato da tempo la pubertà, hanno dato uno spettacolo indecoroso, degno di un gruppo di carampane ad un concerto dei Tokyo Hotel.
Le donne del gruppo, ovviamente, non sono affatto pentite.
Anto ha messo a dura prova il self control di quel santo del marito, importunando ripetutamente Mirco Bergamasco
ColeSister ha scoperto il fascino dell'uomo maturo, nello specifico il fascino del nostro allenatore, ed ha tormentato per tutto il riscaldamento la propria sorella:
Pancrazia, invece, è rimasta folgorata da capitan Parisse:
(Nella foto si vedono Bortolami e Parisse discutere,
P:"Stasera con Jane ci esco io!"
B:"No, io!"
P:"Io sono il capitano!"
B:"E chi se ne frega! Io le piacevo da prima!"
Come sono teneri)
L'atmosfera sugli spalti era fantastica.
L'Olimpico ha registrato il tutto esaurito ed il pubblico torinese, poco esperto di palla ovale, ha sopperito alle lacune tecniche con l'entusiasmo e la passione!
Decisamente meno festaiola l'aria che si respirava in campo.
Il primo tempo è stato discreto, anche se non entusiasmante. L'Italia ha costruito qualche buona azione e le due squadre parevano equivalersi.
La seconda frazione di gioco, al contrario, è stata pessima. Gli azzurri non hanno mai impensierito l' Argentina che, dal canto suo, non è sembrata certo uno squadrone.
Il match si è chiuso su un deludente 14 a 22 in favore dei Pumas.
Mentre il pubblico defluiva dallo stadio, rattristato per la sconfitta, ma comunque galvanizzato per il magnifico pomeriggio, una riccia blogger chiedeva a chiunque le desse retta:
I suoi amici, per riuscire a trascinarla via, hanno dovuto sedarla.
I più economici.
Data l'infelice congiuntura, Pancrazia aveva accettato con gioia l'accordo, cullandosi nell'illusione che il piccolo e accogliente "Stadio Olimpico", a differenza del mastodontico e dispersivo "Delle Alpi", potesse permettere un'ottima visuale del campo da qualsiasi angolazione.
Per questa ragione ella si è ritrovata ad occupare il posto 5, della fila 5, sezione 107.
La vostra blogger ed i suoi astuti amichetti sono riusciti ad accaparrarsi i posti peggiori di tutto l'impianto.
Troppo in basso per permettere una visione completa della partita, troppo lontani dal campo per poter osservare "adeguatamente" i giocatori e, come se non bastasse, proprio accanto ai divisori tra curva e tribuna.
Divisori trasparenti, perfetti nei giorni nuvolosi o di sera, ma inadeguati con il sole, a causa del fastidioso riflesso, che oscura tre quarti del campo.
Sabato, ovviamente, era una splendida giornata di sole.
Echevelodicoafare!!!!
Ma è bastato che lo speaker annunciasse l'ingresso in campo degli azzurri per il riscaldamento, perché Jane dimenticasse l'infelice posizione.
Armata della sua macchinetta digitale, dopo aver calpestato due vecchietti, abbattuto un bambino e rischiato l'incidente diplomatico con un gruppo di argentini, ella si è spinta fino alle transenne per fotografare tutto il fotografabile.
E di "materiale meritevole di essere immortalato" ve ne era molto, anzi moltissimo!
Le donne del gruppo, dimentiche di trovarsi in un luogo pubblico e di aver superato da tempo la pubertà, hanno dato uno spettacolo indecoroso, degno di un gruppo di carampane ad un concerto dei Tokyo Hotel.
Le donne del gruppo, ovviamente, non sono affatto pentite.
Anto ha messo a dura prova il self control di quel santo del marito, importunando ripetutamente Mirco Bergamasco
"Mirco yuuuuuuu uuuuuuuuuuu!!!!! Mircoooooooooooooo!!!"
"Tesoro, mogliettina mia, non potresti controllarti un po'?"
"Shhhhh, non mi disturbare! Mircooooooooooooooooooooooooooooo!!!!"
ColeSister ha scoperto il fascino dell'uomo maturo, nello specifico il fascino del nostro allenatore, ed ha tormentato per tutto il riscaldamento la propria sorella:
"Fotografa Mallett!"
"Ma è troppo lontano: non si vede"
"Fotografalo lo stesso!"
"Ma viene male"
"Obbedisci!"
Pancrazia, invece, è rimasta folgorata da capitan Parisse:
"Ma l'avete visto? No, dico: l'avete visto bene??? Io non credevo che fosse così! Ma l'avete visto? No, dico: l'avete visto bene???"
(Nella foto si vedono Bortolami e Parisse discutere,
P:"Stasera con Jane ci esco io!"
B:"No, io!"
P:"Io sono il capitano!"
B:"E chi se ne frega! Io le piacevo da prima!"
Come sono teneri)
L'atmosfera sugli spalti era fantastica.
L'Olimpico ha registrato il tutto esaurito ed il pubblico torinese, poco esperto di palla ovale, ha sopperito alle lacune tecniche con l'entusiasmo e la passione!
Decisamente meno festaiola l'aria che si respirava in campo.
Il primo tempo è stato discreto, anche se non entusiasmante. L'Italia ha costruito qualche buona azione e le due squadre parevano equivalersi.
La seconda frazione di gioco, al contrario, è stata pessima. Gli azzurri non hanno mai impensierito l' Argentina che, dal canto suo, non è sembrata certo uno squadrone.
Il match si è chiuso su un deludente 14 a 22 in favore dei Pumas.
Mentre il pubblico defluiva dallo stadio, rattristato per la sconfitta, ma comunque galvanizzato per il magnifico pomeriggio, una riccia blogger chiedeva a chiunque le desse retta:
"Ma il terzo tempo lo fanno? Ma dove lo fanno? Ma secondo te lo fanno? Tu ne sai qualcosa? Ma lo fanno si o no?"
I suoi amici, per riuscire a trascinarla via, hanno dovuto sedarla.