Un'ora per decidere quale regalo prendere al nipote adorato.
Cinque minuti perché lui lanci il suddetto regalo dal balcone, facendolo schiantare a terra in mille pezzi.
Dico tutto.
Confesso tutto.
Il mio amico. Sua moglie. I gioiellieri. Le prostitute. Le guardie giurate. Le donne nei gabinetti del treno.
E poi ancora altri.
Venti. Sono venti. Devono essere venti.
Li ho uccisi io. Tutti io. Io.
Donato Bilancia.
(1998)
Mi truccano.
Sistemano le luci e poi accendono la telecamera.
Parlo per 27 minuti.
Ammetto ufficialmente davanti alla mia nazione e al mondo intero l'incidente di Chernobyl.
Sono Michail Gorbačëv.