Ricapitolando.
Torno single dopo un'infinità di anni vissuti in coppia, e scopro un mondo nuovo: quello del broccolaggio (sì, lo so, avevo promesso di non usare più questo termine, chiedo venia) over 35.
Do l'
annuncio urbi et orbi della mia nuova condizione.
M'iscrivo a un'incongrua varietà di
corsi.
Insomma, ricomincio a vivere con entusiasmo e disordine.
Il tempo passa, fino a quando accade l'inevitabile. Dopo mesi di uomini repellenti, stupidi e francamente molesti, m'imbatto in un tizio alla cui vista non sento l'impellente desiderio di fuggire urlando.
Incontro. Amicizia su facebook. Chat.
OhmioDio!
Finora ho condotto conversazioni online sbadigliando e sperando nella caduta della linea.
Finora ho accampato fantasmagoriche scuse per evitare appuntamenti, e qualsivoglia incontro che non includa la presenza di almeno altri 10 amici a far da cuscinetto.
Finora.
Poi questo tizio comincia a scrivermi e io decido che, non mi piace ma con lui non voglio fare la figura della scema, isterica,
celhosoloio. Non mi piace ma voglio che mi trovi simpatica. Non mi piace ma m'interessa l'opinione che ha di me.
Ecco! E' finita la pacchia. Interrotta l'estasi. Concluso il benessere del
machisenefotte. E inzia il limbo del
ameluinonpiaceperòiovorreipiacerglialmenounpochino. E perché? Giusto per risalire sulla giostra. Giusto per divertirmi un po'. Giusto.
Arriva il primo messaggio sulla chat di facebook ed io, donna matura e ricca di esperienza, reagisco con sangue freddo e sicumera. Mi fiondo immediatamente su whatsapp a chiedere aiuto con la disperazione di una che sta annegando, la lucidità mentale di un ultracentenario, e l'autocontrollo di una quattordicenne a un concerto degli One Direction.
"Aiuto! Help! SOS" scrivo al mio ignaro migliore amico che, un secondo prima cerca di passare una tranquilla serata con la di lui amata e un secondo dopo si vede coinvolto, suo malgrado, nel mio delirio.
"Che c'è? Che succede?"
"E' terribile!"
"Cosa? Hai bisogno d'aiuto? Dove sei? Che stai facendo? Mi sto preoccupando! Devo chiamare la polizia?"
"Ma no! Devi aiutarmi!"
"A fare che?"
"Parlare in chat"
"Parlare in chat? E con chi?"
"Con quello
ameluinonpiaceperòiovorreipiacerglialmenounpochino"
"E hai bisogno di un tutor?"
"Sì!"
"Ma tu parli in continuazione in chat!"
"Sì, ma a differenza del solito, di questo tizio m'importa l'opinione che ha di me"
"E perché?"
"E che ne so! Non sono lucida in questo momento! So solo che m'importa"
"Vabbé, e allora che aspetti? Parlaci!"
"E se pensasse che sono cretina?"
"Non me la sentirei di dargli torto"
"E se pensasse che sono noiosa?"
"Tu non sei noiosa, evita solo di essere monosillabica come al tuo solito"
"Vedi! Vedi! Vedi! Ho bisogno di te! Del tuo aiuto!"
"No, tu hai bisogno di uno bravo o, forse, semplicemente di rilassarti"
"Io per iscritto sono un disastro"
"Tu con la parola scritta ti ci guadagni da vivere"
"Ma questa è una cosa diversa, qua si parla di femminile simpatia, sofisticata gattamortaggine, allegra seduzione. Sono ANNI che non pratico questa nobile e antica arte"
"Bene, è ora di ricominciare!"
"Da sola? Senza il tuo aiuto?"
"Ovviamente!"
"Non ce la posso fare!"
"Devi"
"E se dovesse essere un disastro?"
"Sopravvivrai e imparerai dai tuoi errori"
"Io non voglio imparare dai miei errori! Io non voglio fare errori!"
"Allora adotta un gatto e comprati un plaid"
"Non sei divertente"
"Dai ce la puoi fare!"
"Sono fuori allenamento!"
"Giusto: quindi ricomincia ad allenarti hop hop!"
"Ma..."
"Passo e chiudo."
"Cosa? Passo e chiudo? Passo e chiudo?...Ehi!!!...Rispondimi! Dove sei? Aiuto!!! Aiuto!!!"
E un'ora dopo.
"Allora com'è andata?"
"Credo bene, ma..."
"Ma?"
"Sarei più tranquilla se tu leggessi tutta la chat e mi dicessi quali errori ho commesso e dove posso migliorare. Copio e incollo, eh?"
"Passo e chiudo"
"Passo e chiudo? Ma come? Un'altra volta? Ma daiii"
Continua...