Ieri pomeriggio, approfittando dell’assenza di Ciccio e Diego, la mia sorellina ed io siamo andate a cercare un po’ di refrigerio all’interno di un cinema.
Ovviamente sono andata a vedere “Harry Potter e l’ordine della fenice” eCheVeLoDicoaFare?!?!?
Non sono una grande appassionata dei film della saga. Sono andata a vederli tutti, ma esco sempre insoddisfatta per i tagli fatti alla trama e per la caratterizzazione dei personaggi.
Tutto sommato questa pellicola è meno peggio delle altre: la sceneggiatura è scorrevole e abbastanza aderente all’originale, ed anche gli effetti speciali sono decisamente migliorati.
Hermione dal terzo film in poi è stata orrendamente snaturata. Oltre ad essere onnipresente, è distante mille miglia dall’adorabile personaggio creato dalla Rowling. La riccia dei libri è una fantastica “knowitall”, un po’ pedante, ma molto dolce; la protagonista dei film è una via di mezzo tra wonderwoman e una cheerleader.
La strabordante Hermione riduce lo spazio per il povero Ron, che risulta essere, come sempre, il più penalizzato. Ed è un vero peccato considerando che Rupert Grint è l'attore più talentuoso del trio.
Daniel Radcliffe (Harry) fornisce un'interpretazione mediocre ed anche se è migliorato con gli anni (peggiorare era difficile) rimane sempre un passo indietro rispetto agli altri giovani e un abisso sotto i mostri sacri che danno corpo e voce agli adulti.
Sorprendente Luna, nel film anche meglio che nel libro. La ragazzina che è stata scelta per la parte, Evanna Lynch, è talmente brava da chiedersi se sia così anche nella realtà o se il suo sia un grande talento.
Regale, elegante e sexy Jason Isaacs che con le poche scene a sua disposizione tratteggia un Lucius Malfoy per cui molte donne, me compresa, sarebbero pronte a fare pazzie.
Imelda Staunton, che interpreta la Umbridge, è perfetta, ma del resto da un attrice del suo calibro non ci si poteva aspettare niente di meno.
Gary Oldman è un grandissimo, ma il suo Sirius in questo film mi ha convinta poco. Trasformato in un dandy dai capelli cotonati, lontano dall’uomo tormentato e scontento del libro.
Come ogni potteriana che si rispetti non potrò mai essere soddisfatta al 100% di un film tratto dai libri della Rowling, ma “L’ordine della fenice” la considero la trasposizione cinematografica migliore dopo “La pietra filosofale”.
Ps: ehi tu!Dico a te!Si, proprio a te, il cretino seduto davanti a me al cinema! Non si tiene acceso il cellulare e soprattutto non si risponde alle telefonate. Sei riuscito a intrattenere tre conversazioni telefoniche durante un solo film. Volevi stabilire un nuovo record? O semplicemente vedere quanto tempo avrebbero potuto resistere gli altri prima di prenderti a randellate?